Pasquetta: 30% degli italiani in gita

17 Aprile 2017

Gli italiani hanno speso complessivamente oltre 1,2 miliardi di euro per imbandire le tavole della Pasqua con piu’ di otto famiglie su dieci (83%) che hanno optato per il pranzo a casa propria o in quella di parenti e amici. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti-Ixè “La Pasqua 2017 degli italiani” dal quale si evidenzia che invece per Pasquetta il 30% degli italiani non rinuncerà alla tradizionale gita fuori porta in parchi e aree protette con il tradizionale pic nic nel verde. Un rito, quest’ultimo, caratterizzato dai tradizionali barbecue all’aria aperta con molti agriturismi che si sono attrezzati per il lunedì dell’Angelo con l’offerta di colazioni al sacco o con la semplice messa a disposizione spazi per picnic, tende, roulotte e camper per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali di Campagna Amica. Protagonista pero’ anche la cucina del giorno dopo con frittate e polpette per valorizzare gli avanzi rimasti sulle tavole della Pasqua dove nonostante le campagne animaliste l’alimento piu’ rappresentativo resta la carne d’agnello che è presente quest’anno in piu’ di una tavola su due (52 per cento) secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’. Nella settimana Santa Coldiretti stima che siano state consumate 400 milioni di uova ruspanti colorate, sode o utilizzate nelle ricette regionali della tradizione che da nord a sud attraversano l’intero Paese come per esempio gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana ma anche la corallina, salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio. Se in Romagna sono di rigore i passatelli in Molise è l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori. In Puglia – continua la Coldiretti – il principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti su tutte le tavole della festa pasquale sono le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. Nei menù insieme all’immancabile uovo di cioccolato al quale non ha rinunciato piu’ della metà degli italiani e della colomba, resistono i dolci regionali, dalla scarcedda lucana alla torta pasqualina della Liguria, dalla crescia delle Marche alle titole del Friuli Venezia Giulia ma anche – conclude la Coldiretti – la cuzzupa calabrese o la pastiera napoletana, fatti spesso in casa.