Vino e semplificazione, ecco le tre priorità per le aziende

28 Aprile 2017

Schedario vitivinicolo, certificazioni, contrassegni. Sono queste le priorità da affrontare con i decreti applicativi del testo Unico prima della prossima campagna vendemmiale, che scatterà dal 1° agosto 2017. La prima è rimettere mano allo schedario vitivinicolo, modificando il decreto 16 dicembre 2010 per recepire i principi di semplificazione appena introdotti su richiesta di Coldiretti. Di vitale importanza per le imprese è soprattutto la non duplicazione inutile dei controlli con l’obiettivo di limitare gli effetti negativi del periodico “refresh”, assicurando la certezza dei dati inseriti specie ai fini del calcolo delle rese massime per le produzioni a Denominazione di origine/Indicazione geografica.

Sul fronte della certificazione e controllo dei vini a Do/Ig è poi urgente modificare il dm 14 giugno 2012 in tema di piano dei controlli e il dm 11 novembre 2011 in tema di esami analitici e organolettici. Infatti il Testo Unico individua chiaramente dei meccanismi di miglioramento del sistema di certificazione e controllo dei vini a Denominazione con l’obiettivo di aumentare l’efficacia delle attività e ridurre tempi e costi collegati.

Coldiretti ha lavorato fortemente in questa direzione ottenendo l’inserimento del principio dell’”unica struttura di controllo” per azienda e l’informatizzazione delle comunicazioni da e verso le strutture di controllo attraverso il registro telematico. Pertanto solo attraverso il completamento della piattaforma informatica del Sian, con lo sviluppo delle funzionalità connesse potrà completare il processo di semplificazione e i benefici per i produttori.

In tema di verifica del rispetto delle caratteristiche chimico fisiche e organolettiche previste dai disciplinari di produzione, per qualificare l’attività di controllo e ridurre i costi della certificazione e degli esami chimico fisici e organolettici bisognerà recepire l’analisi dei rischi e la possibilità, per le denominazioni con produzione certificata inferiore ai 10.000 hl, di avere verifiche non sistematiche. Il decreto applicativo dovrà prevedere le modalità per evitare la duplicazione delle analisi chimico fisiche che se già effettuate dall’azienda avvalendosi di laboratori autorizzati dovrà assolvere all’obbligo di verifica della rispondenza analitica.

L’ultima priorità riguarda contrassegni, sistemi alternativi e tipografie autorizzate: E’ urgente modificare il dm 19 aprile 2011 per recepire le novità introdotte dall’art. 48.  In tema di contrassegni di Stato si apre infatti alla possibilità che le “fascette” possano essere stampate anche da tipografie autorizzate oltre che dal Poligrafico dello Stato. La previsione ha il chiaro obiettivo di eliminare la situazione di Monopolio esistente senza mettere in discussione la qualità e sicurezza dello strumento.