L‘Italia riceverà per il 2014-2020 un ammontare di risorse Feasr pari a 10.4 miliardi di euro a prezzi correnti, con un incremento del +1,4% rispetto ai 9.138,5 milioni di euro del 2007-2013 (8.986 milioni di euro a prezzi correnti). Queste risorse con l'aggiunta del cofinanziamento nazionale e regionale genereranno un importo di spesa complessivo di circa 21 miliardi di €.
La politica di sviluppo rurale rappresenta il 2° pilastro della PAC ed ha l'obiettivo di garantire lo sviluppo sostenibile delle zone rurali. In Italia essa risulta attuata tramite 21 programmi regionali, un Programma nazionale (PSRN) e un Programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.
Nell'Unione europea si contano, per il periodo di programmazione 2014-2020, 118 programmi di cui 23 italiani (sulla base dell’accordo sull'assegnazione dei fondi, siglato il 16 gennaio 2014 dalla Conferenza Stato-Regioni).
Il finanziamento dei costi finanziari richiesti dall'attuazione di tali programmi è ripartito tra Ue (mediante il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale – FEASR-) e Stati membri (cofinanziamento), ma quest’ultimi sono pienamente responsabili della gestione dei propri programmi.
La politica europea di sviluppo rurale mira ad assistere i territori rurali a superare le sfide cui sono confrontati e a realizzare il proprio potenziale attraverso l’osservanza di sei priorità:
1) promuovere il trasferimento di conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale e nelle zone rurali;
2) potenziare la redditività e la competitività dell’agricoltura attraverso tecnologie innovative e sostenibili, orientamento al mercato, diversificazione delle attività, ricambio generazionale;
3) promuovere le filiere alimentari, il benessere degli animali e la gestione dei rischi nel settore agricolo;
4) preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi connessi all’agricoltura e alla silvicoltura, con particolare riguardo a biodiversità, paesaggio, gestione delle risorse idriche, prevenzione dell’erosione e migliore gestione dei suoli;
5) incentivare l’uso efficiente delle risorse e il passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente al cambiamento climatico;
6) adoperarsi per l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali.
Normative
Linee guida MIPAAF sull’ammissibilità delle spese relative allo sviluppo rurale 2014 – 2020
Il documento stabilisce una serie di disposizioni sull’ammissibilità delle spese del Fondo FEASR in linea con quanto previsto all’art. 65.1 (1) del Reg. (UE) n.1303/2013, recante disposizioni sui Fondi SIE, il quale dispone che le norme sull’ammissibilità delle spese siano adottate a livello nazionale.
Regolamento Delegato (UE) N. 807/2014 sullo Sviluppo rurale
Reg. Delegato (UE) N. 807/2014 della Commissione che integra talune disposizioni del Reg. (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che introduce disposizioni transitorie
Decreto ministeriale n.3536 dell’8 febbraio 2016 – condizionalità
Disciplina del regime di condizionalità ai sensi del regolamento (UE) n. 1306/2013 e delle riduzioni ed esclusioni per inadempienze dei beneficiari dei pagamenti diretti e dei programmi di sviluppo rurale. DM 3536 dell’8 febbraio 2016
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