Cosa prevede la programmazione PAC 23-27 per le giovani imprese?

9 Novembre 2022

Il tema del ricambio generazionale è una priorità del Piano strategico dell’Italia che individua un insieme di strumenti per sostenere ed attrarre i giovani in agricoltura agevolandone l’accesso ai fattori di produzione, quali il credito ed ai capitale fondiario, e offrendo opportunità di formazione volte ad accrescere le capacità professionali e imprenditoriali. In continuità con la programmazione precedente, quindi, la strategia per i giovani in agricoltura e il ricambio generazionale sarà realizzata attraverso una quota di pagamenti diretti e nell’ambito dello sviluppo rurale.

Opportunità per i giovani nel I Pilastro

In continuità con la precedente programmazione, il Psn italiano ha approvato il sostegno complementare al reddito per i giovani agricoltori. L’aiuto erogato consisterà in un pagamento annuale disaccoppiato per ettaro ammissibile, di valore pari al 50% del valore medio dei titoli per il sostegno di base al reddito per la sostenibilità, circa 83,50 euro. L’aiuto potrà essere erogato per un massimo di 90 ettari ammissibili.

Opportunità per i giovani nel II Pilastro

Primo insediamento

L’intervento di sostegno al primo insediamento è volto ad attrarre giovani in agricoltura e fornirgli strumenti per agevolare il loro insediamento (l’acquisizione dei terreni, dei capitali, delle conoscenze), indirizzando l’aiuto ad aziende con un chiaro potenziale di crescita.

Cooperazione per il ricambio generazionale

All’interno dello sviluppo rurale è stato inserito un nuovo intervento: cooperazione per il ricambio generazionale. L’obiettivo è di favorire il graduale passaggio dell’attività aziendale ai giovani attraverso lo scambio intergenerazionale di competenze.

I beneficiari sono sia agricoltori anziani che giovani che stipulano un contratto di affiancamento per la durata massima di 3 anni. L’accordo prevede che l’imprenditore over 65 trasferisca le proprie conoscenze al giovane il quale a sua volta contribuire direttamente alla gestione dell’impresa, compartecipando agli utili per una quota compresa tra il 30% e il 50%.  Il contratto può stabilire il subentro del giovane nella gestione aziendale e in caso di vendita, per i sei mesi successivi alla conclusione del contratto, il giovane ha diritto di prelazione, mentre in caso di conclusione anticipata del contratto ha diritto a forme di compensazione.

All’intervento fornirà un supporto finanziario per i costi professionali sostenuti per la definizione del contratto di affiancamento, per agevolare l’accesso al regime pensionistico dell’anziano e la cessione dell’azienda attraverso la copertura dei costi legali e di consulenza.