Gli interventi settoriali nella nuova PAC: il settore apistico

31 Maggio 2022

Nella nuova PAC è previsto che gli Stati Membri debbano includere degli interventi settoriali, che a seconda della tipologia possono essere facoltativi o obbligatori.

Nello specifico, le tipologie previste riguardano:

  • Settore ortofrutticolo (obbligatorio);
  • Settore dei prodotti dell’apicoltura (obbligatorio);
  • Settore vitivinicolo (obbligatorio per alcuni Stati membri);
  • Settore del luppolo (facoltativo);
  • Settore dell’olio d’oliva e olive da tavola (facoltativo);
  • Altri settori (facoltativi): cereali, riso, zucchero, foraggi essiccati, sementi, luppolo (in caso non si applichi l’intervento precedente), olio d’oliva e olive da tavola, lino e canapa, banane, piante ornamentali e fiori, carni bovine, suine, ovi-caprine, pollame, uova, latte e prodotti lattiero-caseari e bachi da seta e i settori dei prodotti elencati nell’allegato VI del regolamento che, tra gli altri, include anche le patate fresche e surgelate.

L’aiuto finanziario dell’UE è concesso con specifiche dotazioni finanziarie nazionali o con importi limitati da massimali in relazione alla specificità dell’intervento.

Mentre per la programmazione degli interventi del settore ortofrutticolo non sono applicati limiti finanziari, l’aiuto finanziario dell’UE per gli interventi in altri settori può essere concesso dallo Stato membro utilizzando fino al 3% della dotazione per pagamenti diretti per garantire la neutralità in termini di bilancio.

Un settore molto importante che va preservato è quello apistico. Il 20 maggio si è celebrata la giornata mondiale delle api, finalizzata proprio a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale che ricoprono nell’ecosistema gli impollinatori e sulle minacce a cui sono esposti.

Per il settore dell’apicoltura, la nuova PAC prevede che gli Stati Membri stabiliscano uno o più tipi di intervento a favore del settore fissando degli specifici obiettivi e il relativo finanziamento. L’aiuto finanziario totale (risorse UE e Stato membro) non può superare le spese sostenute dal beneficiario.

A tal scopo, gli Stati membri sono tenuti a comunicare annualmente alla Commissione il numero di alveari presenti nel loro territorio. L’importo dell’aiuto finanziario UE per l’Italia è pari a 5,17 milioni di euro.