Con l’eco-schema 5 nuove opportunità per gli agricoltori

7 Marzo 2023

La nuova PAC contiene misure specifiche per la sostenibilità ambientale e per l’ambiente, che prendono il nome di eco-schemi. Una di queste tipologie di sostegno al reddito è il Pagamento per misure specifiche per gli impollinatori.

Tale pagamento spetta agli agricoltori che si impegnano a mantenere una superficie dedicata a colture di interesse apistico a perdere, ovvero senza poterne ricavare reddito. Le specie ammissibili per questo pagamento devono essere scelte tra quelle riportate nell’allegato IX del DM del 23/12/2022 e in ogni caso devono essere presenti in un miscuglio di almeno due di esse.

Il periodo di monitoraggio da parte dell’Organismo pagatore va dal 1° marzo al 30 settembre; di conseguenza tutte le specie devono completare la fioritura all’interno di questa finestra temporale. Al fine di supportare gli agricoltori che decidono di aderire all’impegno, e incrementare i benefici di questo eco-schema per gli insetti impollinatori, sul sito della Rete Rurale Nazionale sono state pubblicate le linee guida per la scelta delle specie botaniche di interesse apistico (link per il documento).

L’ECO5 ha due declinazioni interne: il mantenimento di aree dedicate a colture mellifere in superfici con colture arboree e il mantenimento in superfici a seminativo.

Nel primo caso, per accedere al premio, è necessario garantire la presenza di queste specie su almeno il 70% della superficie oggetto di impegno. Inoltre, ai fini del monitoraggio, sono ammissibili solo le superfici di dimensione superiore a 0,25 ettari e di larghezza maggiore di 20 metri. Durante il periodo considerato dall’eco-schema non è possibile eseguire operazioni di sfalcio, trinciatura o sfibratura delle piante di interesse apistico; inoltre, non è consentito il diserbo chimico (quello meccanico o manuale è permesso), mentre gli altri prodotti fitosanitari sono ammessi in periodi diversi dalla fioritura sia delle specie arboree che di quelle erbacee e solamente nel rispetto delle tecniche di difesa integrata.

Nel caso dei seminativi bisogna comunque mantenere una superficie con specie mellifere di dimensioni maggiori di 0,25 ettari e larghezza superiore a 20 metri. Inoltre, se questa superficie è in prossimità di aree senza limitazioni dell’uso di prodotti fitosanitari, si deve mantenere una fascia di rispetto, lasciata a riposo e larga almeno 3 metri, intorno alle zone dedicate agli impollinatori. Tuttavia, si precisa che la fascia di rispetto è comunque ammissibile per il sostegno fino ad un massimo di 5 metri di larghezza. In tutte le altre casistiche, come ad esempio la prossimità ad appezzamenti coltivati con il metodo biologico o l’adiacenza a strade, non è necessario mantenere questa fascia. Anche per questo impegno non è possibile sfalciare, sfibrare o trinciare le colture mellifere ed è consentito esclusivamente il diserbo meccanico o manuale delle infestanti.

È possibile richiedere il premio per questo eco-schema anche in superfici a cui non sono stati abbinati titoli all’aiuto. Tuttavia, essendo un pagamento supplementare al sostegno di base, è necessario aver richiesto quest’ultimo associando almeno un titolo a uno qualsiasi degli ettari aziendali.

Le colture mellifere a perdere, impiegate per soddisfare l’ECO5, sono assimilabili a terreni tenuti a riposo. Di conseguenza, un’azienda può impiegare il 4% di superficie non produttiva richiesto dalla BCAA8 per soddisfare gli impegni di tale eco-schema.

Gli importi previsti per l’ECO5 sono pari a 250 euro ad ettaro per le colture arboree e 500 euro ad ettaro per i seminativi. Inoltre, sono previste maggiorazioni del 20% nel caso di zone all’interno della Rete Natura 2000 e ZVN. Tuttavia si precisa che sono importi stimati, in quanto l’ammontare reale dipenderà dal numero di ettari totali per i quali si richiederà il premio a livello nazionale.

Infine, va sottolineato che l’ECO5 è cumulabile con il Pagamento per la salvaguardia di olivi di valore paesaggistico (ECO3) e con il Pagamento per sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento (ECO4).

Per ulteriori informazioni consultare la pubblicazione sulla nuova PAC.