Giovani agricoltori: al via dal 30 aprile le domande ISMEA, contributi sino al 35% in conto capitale per tutta Italia

23 Aprile 2021

Giovani agricoltori, si apre il 30 aprile il nuovo portale dell’Ismea dedicato alla nuova formulazione della misura del subentro ed ampliamento estesa all’intero territorio nazionale.

 

Il decreto Semplificazioni ha infatti allargato a tutta Italia il campo di azione delle agevolazioni riservate ai giovani agricoltori, in particolare mutui agevolati a tasso zero (della durata massima di 15 anni) per un importo che non deve superare il 60% della spesa ammissibile e un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa. Gli investimenti non devono superare 1.500.000 euro.

 

Le domande saranno ammesse in base all’ordine di arrivo, per questo è decisivo, per il buon esito della domanda, la sua presentazione sin dal primo giorno di apertura del portale, ossia dal 30 aprile 2021.

 

Obiettivo dell’intervento è di favorire il ricambio generazionale e l’ampliamento delle aziende dei giovani agricoltori. L’agevolazione è indirizzata a micro, piccole e medie imprese individuali, ma anche a società composte da giovani tra i 18 e i 40 anni che operano nella produzione agricola, nella trasformazione e commercializzazione e nelle attività connesse.

 

Le modalità di finanziamento sono 2:

  • subentro: imprese agricole regolarmente costituite da non più di 6 mesi con sede operativa sul territorio nazionale, con azienda cedente attiva da almeno due anni, economicamente e finanziariamente sana;
  • ampliamento: imprese agricole attive e regolarmente costituite da almeno due anni, con sede operativa sul territorio nazionale, economicamente e finanziariamente sane.

 

Lo strumento finanzia progetti di sviluppo o consolidamento nei settori della produzione agricola, della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e della diversificazione del reddito agricolo, in particolare:

  • la spesa per lo studio di fattibilità è ammissibile nella misura del 2% del valore complessivo dell’investimento da realizzare; inoltre la somma delle spese relative allo studio di fattibilità, ai servizi di progettazione sono ammissibili complessivamente entro il limite del 12% dell’investimento da realizzare;
  • le spese relative alle opere agronomiche sono ammissibili per i soli progetti nel settore della produzione agricola primaria;
  • la somma delle spese relative alle opere agronomiche, opere edilizie e oneri per il rilascio della concessione, ai fini dell’ammissibilità non deve superare il 40% dell’investimento da realizzare;
  • per le spese di investimento relative al settore della produzione agricola primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, l’acquisto di terreni è ammissibile solo in misura non superiore al 10% dei costi ammissibili totali dell’intervento da realizzare;
  • la potenzialità dei nuovi impianti di trasformazione non deve essere superiore al 100% della capacità produttiva, stimata a regime, dell’azienda agricola oggetto dell’intervento.

 

Le agevolazioni sull’intero territorio nazionale prevedono:

  • mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 60 per cento delle spese ammissibili;
  • contributo a fondo perduto, per un importo non superiore al 35 per cento delle spese ammissibili.

 

Per le attività di agriturismo e le altre attività di diversificazione del reddito agricolo saranno concesse agevolazioni in regime de minimis nel limite massimo di 200.000,00 €.

 

Lo strumento non finanzia i diritti di produzione, animali e piante annuali, lavori di drenaggio, impianti per la produzione di biocarburanti e per la produzione di energia termica ed elettrica da fonti rinnovabili, investimenti di sostituzione di beni preesistenti, lavori in economia, impianti e macchinari usati, capitale circolante.

 

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