Intervento : SRD05 - Forestazione e imboschimento dei terreni agricoli
Forestazione e imboschimento dei terreni agricoli Regione Piemonte
Data di apertura 28-11-2025
Data indicativa di scadenza 30-01-2026 ore 18:00
L’azione prevede il finanziamento di nuovi impianti di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura): piantagioni arboree temporanee con cloni di pioppo, escludendo la pioppicoltura ordinaria (monoclonale), di durata minima pari a 8 anni.
L’ammissibilità degli impianti è circoscritta alle aree di pianura (in appezzamenti pianeggianti con quota media non superiore a 600 metri s.l.m.)
Soggetti beneficiari:
Soggetti privati, anche in forma associata, titolari della conduzione di superfici agricole.
Nel caso di terreni demaniali, il richiedente deve risultare titolare della concessione dei terreni demaniali al momento della presentazione della domanda di sostegno.
Interventi ammissibili:
Realizzazione di impianti di arboricoltura a ciclo breve (pioppicoltura), che rispettano i seguenti requisiti:
– essere realizzati utilizzando cloni di pioppo iscritti al “Registro Nazionale dei Materiali di base”, scelti tra quelli elencati nell’Allegato V “Specie utilizzabili”;
– essere costituiti da almeno due cloni di pioppo, di cui almeno uno “a maggior sostenibilità ambientale” (cloni MSA4, anche essi elencati nell’Allegato V “Specie utilizzabili”).
E’ obbligatorio l’uso di almeno il 20% di cloni MSA sul totale delle pioppelle impiegate.
La mescolanza tra i cloni deve avvenire per blocchi (non per file o sulle file).
I blocchi monoclonali devono avere superficie massima di 5 ha;
– essere costituiti da 150 – 350 pioppelle/ha.
Qualora l’impianto sia localizzato nelle fasce fluviali A e B del PAI e nella fascia di mobilità di progetto del fiume Po, richiesto il rispetto di specifici obblighi.
All’interno della fascia di mobilità di progetto del fiume Po sono da intendersi ammissibili esclusivamente impianti polispecifici, cioè impianti in cui oltre ai cloni di pioppo sono presenti come accessorie piante di specie arboree e arbustive autoctone collocate a formare una fascia di rinaturazione (nel caso di impianti adiacenti al ciglio di sponda, la fascia di rinaturazione deve essere localizzata nella fascia più prossima al corso d’acqua, per una larghezza minima di 10 metri dal ciglio di sponda).
Sono da intendersi esclusi, in termini indicativi, gli impianti con un turno produttivo inferiore o uguale agli 8 anni, quelli realizzati su superfici a foraggere permanenti, gli impianti che si pongono in sovrapposizione con gli interventi finanziati dal PNRR (in particolare con l’intervento Rinaturazione dell’area del Po).
Superficie minima per domanda: 2 ha in corpi da 1 ha; superficie massima: 15 ha.
Sostegno ottenibile:
Previsto il riconoscimento di un contributo in conto capitale, nella misura del:
– 80% se si verifica una delle due seguenti condizioni:
i) possesso di certificazione per la Gestione Sostenibile delle Foreste (FSC o PEFC);
ii) impianti con miscuglio clonale (mescolanza di almeno 2 cloni MSA, ciascuno costituente almeno il 10% e complessivamente costituenti almeno il 30% dei cloni di pioppo utilizzati nell’impianto) e almeno il 50% di piante di cloni MSA sul totale delle piante di cloni di pioppo messe a dimora;
– 60% in tutti gli altri casi.
Spesa massima ammissibile ad ettaro: € 6 mila
Spesa minima ammissibile per domanda: € 2.500,00
Spesa massima ammissibile per domanda: € 250 mila
Dotazione finanziaria:
€ 1.956.394,03
Tempistiche:
Gli interventi è previsto debbano concludersi ed essere rendicontati entro il 31 gennaio 2028.
Prevista la possibilità, se motivata, di ottenere una proroga per un periodo massimo di 120 giorni.
Per informazioni recati all’Ufficio zona Coldiretti.