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PAC: la Commissione europea presenta nuove proposte di semplificazione

28 Maggio 2025

 

La Commissione europea ha presentato nuove proposte per la semplificazione della Politica Agricola Comune (PAC), in continuità con il percorso avviato nel 2023. Le misure annunciate riguardano diversi ambiti chiave, tra cui:

  • la semplificazione della condizionalità;
  • il sostegno semplificato agli investimenti per i piccoli agricoltori;
  • l’estensione dell’utilizzo dei costi standard;
  • la semplificazione delle procedure di modifica dei Piani strategici nazionali;
  • il superamento dei vincoli tra aiuti PAC e Green Deal europeo.

 

Le modifiche sono state illustrate il 14 maggio dal Commissario all’ Christophe Hansen, affiancato dal Vicepresidente esecutivo Raffaele Fitto e dal Commissario Valdis Dombrovskis.

Le proposte sono state in generale accolte positivamente dal settore agricolo, che da tempo richiede maggiore chiarezza e snellezza amministrativa. Tuttavia, permangono criticità, in particolare riguardo all’utilizzo dei fondi PAC per finanziare nuovi strumenti di gestione delle crisi. Pur considerati necessari, tali strumenti dovrebbero essere coperti con risorse aggiuntive, evitando così di ridurre i finanziamenti destinati direttamente agli agricoltori.

È emersa con forza la richiesta di adottare semplificazioni concrete e immediate, accompagnate da risorse certe, nella consapevolezza che l’agricoltura rappresenta oggi una leva strategica a livello geopolitico per l’Unione Europea. In questo contesto, è stato evidenziato il bisogno di rafforzare il sostegno alla produzione agricola europea, anche alla luce dei consistenti investimenti annunciati da altri attori globali come Stati Uniti e Cina.

Ulteriori preoccupazioni sono state sollevate in merito a una possibile accelerazione dei tempi di discussione del bilancio europeo e della futura PAC. Un’accelerazione eccessiva rischierebbe di limitare il contributo delle rappresentanze agricole alla definizione delle nuove politiche. È pertanto richiesta una revisione del calendario, con il rinvio della proposta relativa alla PAC post-2027 fino alla definizione del prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP).

Infine, è stata ribadita la contrarietà all’istituzione di un fondo unico, riaffermando la necessità di mantenere un bilancio autonomo per la PAC, dotato di risorse certe e di capitoli di spesa distinti ma coordinati. Particolare enfasi è stata posta sulla necessità di confermare i pagamenti diretti come strumento essenziale di sostegno al reddito degli agricoltori, rafforzando nel contempo il supporto ai settori strategici, come la zootecnia, e allocando gli impegni ambientali su strumenti dedicati, evitando oneri aggiuntivi a carico delle imprese agricole.