PAC: via libera della Commissione al Piano Strategico italiano

5 Dicembre 2022

La Commissione ha approvato il Piano Strategico della PAC italiano per il periodo 2023-2027,  con circa 37 miliardi per i prossimi 5 anni a sostegno della competitività e della sostenibilità del settore produttivo agricolo e agroalimentare. La nuova Politica Agricola Comune entrerà in vigore a partire dal primo gennaio 2023.

Attraverso un comunicato stampa la Commissione afferma che l’Italia è uno dei maggiori produttori agricoli e trasformatori di alimenti nell’UE e che circa 800.000 agricoltori riceveranno anche finanziamenti specifici per partecipare agli strumenti di gestione del rischio in modo da affrontare meglio il crescente impatto dei cambiamenti climatici.

Il piano italiano introdurrà un importo massimo per ettaro sul sostegno al reddito di base per gli agricoltori. Le piccole e medie aziende agricole riceveranno un pagamento ridistributivo per ottenere un sostegno finanziario più equo, a cui l’Italia dedicherà circa 350 milioni l’anno, pari al 10% del budget complessivo.

Nell’ambito dei suoi impegni ambientali, il piano italiano mira ad aumentare la superficie destinata all’agricoltura biologica al 25% della superficie agricola. Altra novità “ambientale” della nuova Pac sono gli Eco-Schemi che consistono in pagamenti aggiuntivi riconosciuti agli agricoltori che si impegnano volontariamente al rispetto di pratiche agricole per regimi ecologici che vanno oltre la condizionalità rafforzata. Gli Eco-Schemi assorbiranno complessivamente circa 880 milioni di euro.

Per i giovani rimane la possibilità di usufruire di un premio aggiuntivo a cui l’Italia dedicherà il 2% del proprio budget nazionale al quale si aggiunge un altro 2% dai fondi di sviluppo rurale. L’aiuto sarà riconosciuto ai giovani agricoltori sotto forma di pagamento annuale per ettaro ammissibile.

L’Italia sarà inoltre uno tra i primi paesi dell’UE ad attuare la nuova condizionalità sociale della PAC per garantire la sicurezza sul lavoro e contrastare lo sfruttamento del lavoro.

Infine anche nella nuova programmazione, si conferma il sostegno accoppiato che assorbirà 524 milioni di euro l’anno, di cui il 42% per la zootecnia e il 58% per le misure a superficie