Psr giovani, la burocrazia “brucia” 1 domanda su 2

20 Gennaio 2020

I finanziamenti del Piano di sviluppo rurale per i giovani e gli investimenti arrivano alle aziende con il contagocce, con progetti imprenditoriali respinti per colpa degli errori di programmazione delle amministrazioni regionali e il rischio di perdere i fondi messi a disposizione dall’Unione Europea. Complessivamente nella programmazione fino a oggi solo poco più della metà delle domande presentate dai giovani per accedere all’attività agricola nell’ambito dei Programmi di sviluppo rurale è stata finanziata, mentre è ancora più bassa (53%) la percentuale delle richieste ammesse per quanto riguarda il bando investimenti indirizzato a tutte le imprese. Secondo un’analisi regionale della Coldiretti aggiornata a gennaio 2020 emerge comunque un quadro differenziato e la situazione cambia da regione a regione. .

Partendo dall’elaborazione dei dati relativi ai giovani il dato generale è il seguente: sono 38.679 le domande presentate per i bandi fino a oggi, mentre quelle ammesse al finanziamento sono 17.272. Le domande pagate su quelle presentate risultano pari a 9.520 e cioè il 25%, mentre le domande pagate su quelle ammesse sono il 55%. L’andamento regionale è però a macchia di leopardo. A fronte infatti del 100% delle domande pagate su quelle ammesse nella Provincia di Trento spicca lo 0% in Puglia. Zero anche in Friuli Venezia Giulia e si ferma al 23% la Toscana Più o meno sullo spesso livello (24%) si attesta la Campania Nella fascia alta si collocano la Liguria (99%), l’Abruzzo (98%) e il Piemonte (95%). A seguire la Lombardia (80%), il Lazio (77%), le Marche , la Calabria e il Molise (73%) , l’Emilia Romagna (67%) e la Sardegna (65%).. Nella media con qualche scostamento la Basilicata (58%), la Valle d’Aosta (55%) e l’Umbria (53%). Si fermano al 49% la Sicilia e al 42% il Veneto.

Il report Coldiretti evidenzia un andamento lento anche per gli investimenti. Su 37.418 domande presentate per tutti bandi della programmazione fino a gennaio le ammissioni hanno riguardato 17.613 richieste con 9.418 pagamenti effettuati pari al 25%, mentre le domande pagate su quelle ammesse sono il 53%.

Per quanto riguarda gli investimenti, promozione a pieni voti (100%) solo per la Provincia di Trento. Le performance peggiori sono invece del Friuli Venezia Giulia con zero, dell’Abruzzo con il 5% e della Sicilia con il 7%. La Sardegna raggiunge l’82%,il Molise il 77% e le Marche il 70%. Sopra la media generale solo Lombardia (66%), Veneto (63%), Puglia (57%) e Piemonte (56%). Così le altre: Calabria (52%), Emilia Romagna (51%), Toscana (51%), Liguria (49%),Valle D’Aosta (47%), Lazio (44%),Umbria (43%), Campania (39%) e Basilicata (27%).