Inquinamento, contro le multe Ue serve il bonus fiscale verde

29 Aprile 2017

Bisogna intervenire in modo strutturale per combattere lo smog con un bonus fiscale verde per favorire la diffusione di parchi e giardini in città capaci di catturare le polveri e di ridurre il livello di inquinamento. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’invio all’Italia da parte della Commissione europea di una lettera con un parere motivato, seconda fase della procedura di infrazione, affinché adotti “azioni appropriate” per ridurre le emissioni di particolato Pm10 per l’inquinamento eccessivo riscontrato nell’aria.

Secondo l’analisi della Coldiretti queste metropoli italiane hanno una ridotta disponibilità di spazi verdi che concorrono a combattere le polveri sottili e gli inquinanti gassosi, che va dagli appena 15,9 metri quadrati di verde urbano per abitante a Roma ai 17,2 di Milano fino a 21 di Torino. Una disponibilità addirittura inferiore a quella già bassa della media dei capoluoghi di provincia che è di appena 31,1 metri quadrati di verde urbano per abitante.

Una pianta adulta  è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili, un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Un’opportunità importante da sfruttare anche per evitare il rischio della maximulta in arrivo dall’Ue per lo sforamento dei limiti di polveri sottili. Il verde urbano in Italia però rappresenta appena il 2,7% del territorio dei capoluoghi di provincia (oltre 567 milioni di metri quadrati) sulla base dell’ultimo rilevamento Istat.

In questo contesto è necessario intervenire per qualificare il verde pubblico ma sono importanti anche interventi a favore di quello privato a partire da misure di defiscalizzazione degli interventi su giardini e aree verdi, cosiddetto “bonus verde” da realizzare con un meccanismo simile a quello previsto per il risparmio energetico, le abitazioni, i mobili o gli elettrodomestici.